In un contesto economico come quello europeo, così omogeneo e regolato, si stenta a credere che esistano dei paradisi finanziari... eppure ci sono! Ci sono paesi europei, alcuni anche Membri dell'Unione Europea, che hanno, infatti, delle aliquote fiscali decisamente ridotte e offrono agevolazioni notevoli a cittadini e società. Di seguito i casi più interessanti, distinti in base al beneficio del vantaggio fiscale. Imposte sui redditi delle persone fisiche Il 1° posto in assoluto nella classifica dei paesi europei con migliore tassazione dei redditi delle persone è il Portogallo che assicura la totale assenza di imposte per i primi 10 anni di cittadinanza... questa è anche la ragione per cui migliaia di pensionati italiani vi si stanno trasferendo. L'Isola di Man, che non fa parte nè del Regno Unito né dell'Unione europea, è solo una dipendenza della Corona britannica e applica un'imposta del 10% sui redditi delle persone fisiche; a pari merito Andorra, sempre con un'aliquota sui redditi al 10%. Seguono l'Isola di Jersey, anch'essa dipendenza britannica, che applica l'aliquota massima al 20% e l'Albania che impone il 23% di tasse allo scaglione di reddito più alto. E infine le Isole Canarie, comunità autonoma pur appartenendo alla Spagna, applicano aliquote crescenti sui redditi che, tuttavia, consentono un risparmio del 40% rispetto a quelle applicate in Italia. Imposte sulle rendite finanziarie A Malta, ad Andorra, in Belgio e in Lussemburgo non c'è nessuna tassazione (0%) sulla plusvalenza da capital gain - di partecipazioni non qualificate ovviamente. Per questa ragione sono decine i trader professionisti che si spostano in questi paesi trasferendovi anche i capitali con cui svolgere le loro quotidiane operazioni di trading. Un bel risparmio, considerando che l'Italia applica una ritenuta del 26% sul capital gain e ha recentemente stabilito nuove imposte di bollo sui conti e sui depositi titoli. Altri paesi con una tassazione agevolata del capital gain sono la Bulgaria (10%) e l'Ungheria (15%): entrambe prevedono aliquote anche più basse a seconda della durata degli investimenti. Aliquote IVA L'aliquota IVA italiana al 22% non è la più alta d'Europa (la Svezia applica il 25%, la Finlandia il 24% mentre Grecia, Portogallo e Irlanda il 23%), ma ci sono paesi europei in cui l'IVA è decisamente più sostenibile. Malta e Cipro hanno l'imposta sul valore aggiunto al 18%, il Lussemburgo al 15% mentre le Isole Canarie al 13,5%. La Svizzera, infine, è la migliore in classifica con un'IVA al 8% che diventa il 2,5% sui beni di consumo. Imposte sui redditi d'impresa In Irlanda i redditi derivanti da un'attività commerciale sono soggetti a un'aliquota proporzionale del 12,5%. Al secondo posto la Svizzera, con aliquote comprese tra il 16 e il 25% massimo a seconda del capitale dell'azienda, degli utili e del Cantone di appartenenza. La corporate tax inglese, ossia il prelievo sulle società, è tra il 20% il 24%: si tratta di una tassazione molto vantaggiosa, dovuta al fatto che Londra sta agendo sulla leva fiscale per fare in modo che sempre più imprese vadano a investire nel Regno Unito.
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